Afrique
Titolo del volume: Atlas encyclopédique, contenant la géographie ancienne, et quelques cartes sur la géographie du moyen âge, la géographie moderne, et les cartes relatives à la géographie physique [2voll.]
Data: 1789
Autore: Rigobert Bonne (1724-1794), Nicolas Desmarest (1725-1815)
Incisore: PietroScattaglia (1739 ca – 1803)
Luogo di edizione: Padova
Tecnica di esecuzione delle tavole: calcografia
Lingua: Francese
Collocazione: Francese
Note sul volume: l’atlante, in edizione stampata a Padova nel 1789, è diviso in due volumi contenenti, rispettivamente, 93 carte il primo e 47 il secondo, per un totale di 140 carte; la 29esima carta del primo volume, qui proposta, rappresenta il continente africano. Rigobert Bonne, tra i principali cartografi del XVIII secolo, nel 1773 divenne Primo Ingenieur-Hydrographe de la Marine, succedendo a Jacques Nicolas Bellin. Anche in relazione a questo ruolo, che lo portò a specializzarsi nella produzione di carte nautiche, le sue carte toccano principalmente lungo i tratti costieri il loro apice di precisione e dettaglio. L’Atlas Encyclopédique, la sua ultima opera, fu pubblicata per la prima volta a Parigi tra il 1787 e il 1788, appena prima dunque dell’inizio della Rivoluzione francese, come parte all’Encyclopédie méthodique, nota anche come Encyclopédie “Panckoucke”, opera monumentale elaborata tra il 1872 e il 1832, il cui fine era perfezionare l’Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers di Diderot e D’Alembert.
DATI GEO-CARTOGRAFICI
Scala: 1: 37.000.000 circa
Scala grafica: Milles de Judeè, de 100 au Deg, Milles de 75 au Degreè, Milles de 60 au Degreè, Lieues l’egales de Castilille de 26 23 au De, Lieues communes de France de 25 au Degreè, Lieues de 22 2/9 au Degreè, Lieues Marines de 20 au De, Lieues de Portugal, de 18 au Degreè, Lieues Marines d’Espagne, de 17 ½ au Degreè, Milles de Hollande , de 15 au Degreè, Schoenes de 1/9 au Degreè
Orientamento: N in alto
Dimensione: 25 x 36,5 cm
Note descrittive: la carta presenta lungo le coste numerosi elementi toponomastici, idrografici e orografici , che si fanno più radi nel centro del continente, fino a lasciare il posto a numerosi “spazi bianchi”. Oltre alla specializzazione idrografica e nautica dell’autore, questo trova le sue ragioni anche nelle scarse conoscenze dell’epoca: l’esplorazione dell’Africa da parte degli Europei sarà infatti completata solo nel secolo successivo. La carta, in cui il rilievo è reso a mucchi di talpa, riporta un gran numero di scale grafiche diverse; la grande precisione e competenza del cartografo, che applica la proiezione conica nota con il suo nome, si esprimono anche nella scelta di proporre i gradi di longitudine riferiti, nella parte inferiore, al Meridiano di Parigi e, nella parte superiore, al Meridiano dell’Isola del Ferro. La carta è distante dal sovraccarico decorativo che accompagnò il lavoro dei suoi predecessori ed è un ottimo esempio del gusto per la semplicità che, anche grazie al magistero di Bonne, iniziò a predominare nella cartografia francese nell’ultimo quarto del XVIII secolo: ad esempio, non sono presenti cartigli decorativi, ma il titolo è collocato in un riquadro essenziale.
Il continente africano risulta suddiviso in “Barbarie”, “Guinee”, “Ethiopie”, “Nigritie”, “Egypte”, “Nubie”, “Abissinie” e “Cafrerie”; il deserto del Sahara viene denominato “Sahra ou Desert de Barbarie”. L’area del Sahel non mostra una precisa suddivisione in regni, come altre volte si trova, ma è posta particolare attenzione alla toponomastica. Sono infatti presenti numerosi nomi di città che si moltiplicano lungo le coste; sono inoltre segnalati molti rilievi a ridosso della costa della Guinea. Per quanto riguarda l’idrografia, le sorgenti del fiume Senegal vengono collocate nei rilievi a sud-ovest di Kekia e in un lago poco distante dalla sorgente del fiume Niger; quest’ultimo, dopo il suo caratteristico inarcamento nella zona di Tomboctu, sfocia biforcandosi nei due laghi di Reghebil e Semegonda, a loro volta circondati da rilievi montuosi. A differenza delle carte africane di Santini (1776) e Zatta (1782) non vengono più rappresentati i Monti della Luna.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Lizarraga Echaide J.M.(2010). Bonne, Rigobert. In: Cuesta Domingo M. e Luque Talaván M., a cura di, Imago Mundi. Mapas e Imprenta, Madrid. Madrid, Universidad Complutense de Madrid: 182.