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Africa XXI

Titolo del volume: Nuovo atlante portatile ovvero metodo facile per apprendere in breve la geografia con un esatto trattato della Sfera che fa vedere il moto degli astri, i vari sistemi del mondo e l’uso dei globi ec. Opera arricchita di XXIV carte miniate per uso delle Scuole d’Italia, e di ogni genere di persone.
Data: 1777 (prima edizione, Biblioteca di Geografia); 1785 (seconda edizione, Fondo Morbiato)
Autore: Christiaan Andreas Sepp (1712-1775)
Tipografo: Giammaria Bassaglia
Editore e luogo di edizione: Giammaria Bassaglia, Venezia
Tecnica di esecuzione delle tavole: calcografia acquerellata
Lingua: italiano
Collocazione: Biblioteca di Geografia, ATL PRE 7 (1); Biblioteca di Geografia, Fondo Morbiato, MORB. 19
Note sul volume: i due volumi costituiscono la prima (copia della Biblioteca) e la seconda (copia del Fondo Morbiato, priva di frontespizio) edizione del Nuovo atlante portatile, stampate a Venezia presso Giammaria Bassaglia rispettivamente nel 1777 e nel 1785. Una terza edizione vi fu pubblicata nel 1796 da Giacomo Storti. L’atlante deriva dall’opera Geographische Oefening del disegnatore ed incisore Christiaan Andreas Sepp (1712-1775), noto particolarmente per le sue incisioni dedicate al mondo vegetale e animale. Delle 22 mappe in miniatura del suo piccolo atlante egli fu, contemporaneamente, disegnatore e incisore. Il testo fu stampato per la prima volta in olandese nel 1758 ad Amsterdam, dove Sepp risiedeva, da Frans Houttuyn. Nel 1760 questo vendette le matrici di Sepp a Jan Herman Schneider, con il diritto di pubblicarne un’edizione in francese: questa vide la luce quello stesso anno con il titolo Atlas des enfans [sic] e conobbe un grande successo con ben sei edizioni ufficiali, oltre a moltissime edizioni pirata. Tra le edizioni pirata, sia quella pubblicata da Bartholomew Vlam ad Amsterdam nel 1772 che quella pubblicata a Lione da Bruyset nel 1774 attribuiscono falsamente le mappe originali al celebre cartografo francese Guillaume Delisle. L’edizione Bassaglia ripropone questa falsa attribuzione. L’opera costituisce un precoce esempio di atlante scolastico, proponendo un metodo nuovo per l’insegnamento della geografia ai bambini: innanzitutto, si riducono i dati per evitare il sovraccarico di informazioni; poi, ogni mappa è affiancata da un capitolo di domande e risposte che guida l’alunno nella lettura della carta, sostenendone quindi l’apprendimento attraverso la doppia direttrice, visuale e testuale; questa interdipendenza tra carta e testo è accentuata dal fatto che gli elementi geografici sono identificati sulle mappe attraverso un sistema simbolico di numeri e lettere che vengono sciolte nel testo.Nella prefazione all’edizione veneziana di Bassaglia viene espressa la volontà di essere più semplici e chiari rispetto all’opera originale, scegliendo “uno stile piano, e un linguaggio da fanciulli” (dalla Prefazione); si elenca inoltre una serie di scelte ritenute migliorative, legate sia al contenuto che all’ordine con cui viene trattato. Come l’Atlas des enfans, il volume contiene anche un trattatello sull’uso dei globi corredato da due tavole, che portano a 24 il numero totale delle illustrazioni rispetto alle 22 di Sepp.


DATI GEO-CARTOGRAFICI

Scala: 1:100.000.000 ca
Scala grafica:
Orientamento: N in alto
Dimensione: 13,5 x 11,5 cm
Note descrittive e divisioni regionali: la piccola carta d’Africa è riproposta identica nelle due edizioni dell’Atlante. Caratterizzata dal numero XXI, riportato entro il cartiglio insieme al nome del continente, la sua lettura è agevolata da nove pagine di domande con relative risposte. Dopo una prima parte dedicata a definire assai brevemente e grossolanamente clima, governo, religioni e caratteristiche degli abitanti, il testo inizia a sciogliere le simbologie alfanumeriche corrispondenti alle suddivisioni territoriali. Coi numeri romani sono individuate otto aree principali, per lo più ulteriormente suddivise: 

  1. Barbaria, suddivisa in: Barbaria propria (a), Biledulgerid (b), Sara (c);
  2. Nigritia;
  3. Guinea, suddivisa in: Costiera di Malaguetta (d), Costiera dei Denti (e), Costiera d’Oro (f);
  4. Congo, suddiviso nei regni di: Loango (g), Congo (h), Angola (i);
  5. Cafreria, suddivisa in: Paese degli Ottentoti (k), Monomotapa (l), Costiera di Zanguebar (m), Costiera d’Ajan (n);
  6. Abissinia, che include la Coftiera d’Abex (o)
  7. Nubia;
  8. Egitto.

Successivamente sono elencate le principali isole, ancora con lettere minuscole, e città del continente, concentrate prevalentemente lungo le coste e segnalate da numeri arabi compresi tra 1 e 26. Per quanto concerne l’idrografia, vengono riportati sette grandi fiumi: al Nilo (a) e al Niger (“Il Negro”) (b), viene dato particolare risalto, sottolineando come essi fecondino, rispettivamente, l’Egitto e la Nigritia con due inondazioni annuali nel medesimo periodo; gli altri sono: il Senegal (c), la Gambia (d), il Cairo (e), il Cuneni (f) e il Cuama (g). Ancora, sono elencati i principali capi osservabili lungo le coste e i maggiori monti dell’Africa. Questi ultimi sono solamente due: il Monte Atlante, segnalato da un punto circondato da un cerchio, che attraversa tutta la Barbaria, e i Monti della Luna, identificati da un crescente di luna e localizzati in Cafreria. Il capitolo si conclude con accenno ai confini, all’estensione e alle coordinate dell’Africa.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

King G. (1996), Miniature antique maps: An illustrated guide for the collector. Tring, Map Collector Publications.

Huguet F. (1997). Les Livres pour l’Enfance et la Jeunesse de Gutenberg à Guizot. Les collections de la Bibliothèque de l’Institut National de Recherche Pédagogique. Paris, Institut national de recherche pédagogique, pp. 272-273..

P.C.J. VAN DER KROGT (2020). De Atlas des Enfans (1758-1857). Een Amsterdams aardrijkskundeleerboek met blinde kaarten in tachtig uitgaven. Caert-Thresoor, 39, n. 1.


SITOGRAFIA

https://phaidra.cab.unipd.it/view/o:64593

http://www.davidrumsey.com/maps1140791-29755.html

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