Vai al contenuto

L’Afrique divisée en

ses principaux Etats

Titolo del volume: Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes
Data: 1776
Autore: Francesco Santini (XVIII secolo); Jean Janvier (1746-1782)
Incisore/tipografo: Domenico Baratti (XVIII secolo)
Editore e luogo di edizione: Paolo Santini, Venezia
Tecnica di esecuzione delle tavole: calcografia con acquerellature a mano
Lingua: Francese
Collocazione: Biblioteca di Geografia, ATL. PRE 10.1-2
Note sul volume: l’atlante, stampato a Venezia presso Santini, è diviso in due volumi di 60 e 63 carte rispettivamente. La tavola relativa al continente africano è la trentanovesima del secondo volume. L’autore, in buona sostanza, copia l’Atlas Universel di Gilles e Didier Robert de Vaugondy, pubblicato a Parigi nel 1757, senza modificare i toponimi e le iscrizioni in francese; solo nelle carte relative all’Italia apporta alcune modifiche. Dell’atlante di Santini furono pubblicati pochi esemplari e non ebbe molta fortuna editoriale. Il 22 giugno 1784 le matrici in rame vennero acquistate dai Remondini: quello stesso anno l’atlante fu ristampato, aggiungendo 8 carte al primo volume e 4 al secondo. L’esemplare della Biblioteca di Geografia fu acquisito nel 1924, quando era direttore del Gabinetto di Geografia il prof. Arrigo Lorenzi.


DATI GEO-CARTOGRAFICI

Scala: 1:21.000.000 circa
Scala grafica:
Orientamento: N in alto
Dimensione: 471 x 642 cm (impronta della matrice)
Note descrittive e divisioni regionali: in alto a sinistra un cartiglio riporta il titolo della carta, accompagnato dall’annotazione “Assujettie aux Observations Astronomique Par le Sr. Janvier Geographe”. Li inquadra una vignetta decorativa icostituita da uno sperone di roccia su cui poggia un leone e da cui si innalza una coppia di palme per lato. La longitudine è riferita al Meridiano dell’Isola del Ferro. Il rilievo è reso a mucchi di talpa. Le città sono indicate da un piccolo cerchio bianco sormontato da un tratto verticale. In basso a destra una carta ausiliaria realizzata dall’Abbé de la Caille nel 1753 in scala 1:100.000 rappresenta l’“Ile de France” (attuale Mauritius); dello stesso autore è anche la carta ausiliaria del capo di Buona Speranza e dintorni in scala 1:2.000 posta a sinistra, realizzata nel 1753. Sempre in basso a sinistra, un’iscrizione riporta: “Avertissement. La Projection de cette Carte ne permettant pas de dresser une Echelle generale qui puisse servir a en mesures toutes les parties, on se servira des Latitudes qui sont tracees de 5 en 5. Deʹ grès qui valent chacun 20 lieues marines ou 25 lieues communes de France”.

I confini acquerellati a mano evidenziano le principali realtà territoriali: lungo la costa mediterranea, da ovest a est, troviamo il “Royaume du Maroc”, il “Royaume d’Alger, “Tunis”, la “Republiq de Tripoly” e l’“Egypte”; immediatamente a sud, la lunga fascia della “Bile d’Ulgerid ou Pays des Dates”; ancora a sud, è il vasto “Sahra ou Desert de Barbarie”. Tutta quest’area, escluso l’Egitto, è a sua volta parte della vasta regione naturale della “Barbarie”. Scendendo ancora troviamo la “Nigritie” e, ancora a sud, la “Guinee”. Dall’Egitto, scendendo verso sud, incontriamo nell’ordine la “Nubie Turc”, la “Nubie” e l’”Abissinie”; il centro del continente è occupato de l’“Ethiopie”, a est della quale, lungo la costa, sono la “Cote d’Ajan” nel corno d’Africa e la “Cote de Zanguebar” più a sud; questa è separata  dalla vasta “Cafrarie”, che occupa buona parte dell’Africa meridionale, dall’“Empire du Monomotapa”, e dai regni di “Sofala”, “Manica” e “Sabia”. Nell’Oceano Indiano è l’“Isle de Madagascar”. Nella zona specifica del Sahel sono individuabili ulteriori suddivisioni territoriali: tra le altre, in “Nigritia” troviamo i Regni di “Mandinga”, “Tombut”, “Gago”, “Lanlem”, “Faran”, “Ghana”, “Bournou” e “Vangara”; in Guinea, nella più ampia regione del Senegal, troviamo, tra gli altri, i piccoli regni di “Alichandara”, dei “Foules”, dei “Jalofes”, la “Cote du Poivre”, la “Cote d’Ivoire”, la “Cote d’Or” e la “Cote d’Ardra”.

Per quanto concerne l’idrografia, nella parte settentrionale dell’“Ethiopie” sono collocati ancora i Monti della Luna, con ai piedi i due laghi da cui trae origine il Nilo: una nota specifica che a collocare qui le sorgenti del Nilo sono Tolomeo e gli orientali. Lungo il corso del Nilo, nella Nubia Turca, è segnalata la “Grande Cataracte”, la seconda delle sei presenti lungo il corso del Nilo, oggi completamente sommersa nel Lago Nasser (21°28′48″N 30°58′12″E). Il fiume interno “Nil des Negres” collega il “Lac de Bournou” a un punto poco distante dal “Lac Tinu”, senza che ne sia dato sapere per certo la direzione di scorrimento. Piuttosto articolato appare il bacino del Congo. Nella zona del Sahel, e precisamente in Nigritia, ai piedi delle montagne di “Teloue”, nasce il Senegal, che raccolte le acque di vari affluenti raggiunge l’Oceano Atlantico; nel lago di “Marais” nasce invece il Niger, che scorrendo inizialmente verso nord est traccia il suo arco all’altezza di Tombut (Timbuktu) e procede verso est biforcandosi nel tratto finale del suo corso, che termina nei due laghi su cui affacciano Reghebil e Semegonda.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Cusimano G. e D’Agostino G., a cura di (1986). L’Africa ritrovata. Antiche carte geografiche dal XVI al XIX secolo. Palermo, Quaderni del “Servizio Museografico” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo: p. 99.

Vladimiro V. (1997). Late Eighteenth and Early Nineteenth Century Italian Atlas. In: Wolter J.A. e Grim R.E., a cura di, Images of the World. Washington, Library of Congress: 257-300.

Vladimiro V., a cura di (2007). Cartografi veneti. Mappe, uomini e istituzioni per l’immagine e il governo del territorio. Padova, Editoriale programma.


SITOGRAFIA

Phaidra (Permanent Hosting, Archiving and Indexing of Digital Resources and Assets), piattaforma del Sistema Bibliotecario di Ateneo per l’archiviazione a lungo termine di oggetti e collezioni digitali: https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:328433?mycoll=o:332208

arArabic