Secunda etas mundi
Titolo del volume: Liber Chronicarum (Cronache di Norimberga)
Data: 1493
Autore: Hartmann Schedel (1440-1514)
Incisori: Michael Wohlgemut (1434-1519) e Wilhelm Pleydenwurff (ca 1458-1494)
Tipografo: Anton Koberger (ca 1445-1513)
Editore e luogo di edizione: Anton Koberger, Norimberga
Tecnica di esecuzione delle tavole: xilografia
Lingua: latino
Collocazione: Biblioteca di Geografia, Fondo Morbiato, MORB.1
Note sul volume: il Liber Chronicarum, uscito in edizione latina il 12 luglio 1493, è uno dei libri più ricchi del Quattrocento per quanto concerne il corredo grafico, grazie alle oltre 1800 xilografie, realizzate nella bottega che Micheal Wohlgemut (1434-1519) dirigeva con il figliastro Wilhelm Pleydenwurff. Si tratta di una cronaca in sei libri dei principali avvenimenti dalla creazione del mondo ai tempi dell’autore, a cui si aggiunge un settimo libro dedicato alla fine dei tempi, a sua volta seguito da una sezione geografica. Nel libro sono presenti anche, per la prima volta, numerose vedute di città: queste avevano anche la funzione di fornire al lettore un supporto visivo, in alcuni casi a lui familiare, che lo aiutasse a collocare e memorizzare le informazioni riportate. Il volume contiene anche due carte geografiche (un planisfero e una carta dell’Europa centrale) attribuite alla mano dell’umanista Hieronymus Münzer (1437-1508).
DATI GEO-CARTOGRAFICI
Scala:
Scala grafica: –
Orientamento: N in alto
Dimensione: 43,6 x 54,5 cm
Note descrittive: Tra le oltre 1800 xilografie figura anche questa celebre rappresentazione della Terra, probabile opera dell’umanista Hieronymus Münzer, ancora di concezione tolemaica: il continente europeo è privo della Scandinavia, ad est l’Asia non comprende l’Estremo Oriente, a sud l’Africa è ridotta alla sua parte settentrionale e a sud si protende in una lingua di terra verso la parte più orientale dell’Asia, a cui si congiunge racchiudendo in un bacino chiuso l’Oceano Indiano. Il planisfero è circondato dalle personificazioni dei venti e sostenuto dalle figure bibliche di Ham, Shem e Japhet, i tre figli di Noè che tornarono a colonizzare il pianeta dopo il Diluvio Universale.
Nel continente africano sono evidenziate la regione d’Egitto (non ben visibile nella riproduzione), l’area di Carthago, subito ad ovest del Nilo, cui segue la Mauritania, e a sud Tunis; ancora più a sud è l’Affrica (sic), coincidente grossomodo con la regione del Sahara; un grande fiume che sfocia sulla costa ovest dopo aver raccolto le acque di vari immissari separa a sud l’Affrica dall’Ethiopia; l’ultima fascia meridionale del continente è occupata dalla Maritima Ethiopia, che nella sua parte più orientale ospita i Monti della Luna (privi di toponimo nella mappa), da cui escono il braccio occidentale del Nili Flum? (il punto interrogativo è nell’originale) e tre immissari del braccio orientale. Entrambi i bracci danno vita a un lago, secondo il modello tolemaico. A oriente delle sorgenti del Nilo si estende l’Ethiopia interior (non visibile nella riproduzione). Il corso settentrionale del Nilo è fiancheggiato per un tratto da una lunga catena montuosa resa, come tutta l’orografia, con la tecnica dei cosiddetti “mucchi di talpa”. Nella riproduzione non è inclusa la banda laterale sinistra che presenta alcuni dei mostruosi abitanti delle zone inesplorate della Terra.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Huseman B.W., a cura di (2021). Searching for Africa. The map Collection of Dr. Jack Franke. Arlington, University of Texas at Arlington Libraries.
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SITOGRAFIA
Scheda dal catalogo online della Barry Lawrence Ruderman Map Collection dell’Università di Stanford: https://exhibits.stanford.edu/ruderman/catalog/sp980tb2890
Scheda della mappa a cura della Morse Library del Beloit College (Wisconsin): https://digicoll.library.wisc.edu/cgi/t/text/text-idx?c=nur;cc=nur;view=text;idno=nur.001.0004;rgn=div2;node=nur.001.0004%3A4.7