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TABVLA AFRICÆ IIII

Titolo del volume: Geografia di Claudio Tolomeo alessandrino, tradotta di greco nell’idioma volgare italiano da Girolamo Ruscelli, et hora nuouamente ampliata da Gioseffo Rosaccio, … et vna Geografia vniuersale del medesimo, separata da quella di Tolomeo; … Et vna breue descrittione di tutta la terra, distinta in quattro libri, … Con due indici copiosissimi di tutto quello, che di notabile si contiene nell’opera
Data: 1599
Autore: Claudio Tolomeo (ca 100 d.C.-ca 175)
Altri autori: Giuseppe Rosaccio (ca 1530 -1621), Girolamo Ruscelli (1518-1566)
Editore e luogo di destinazione: Eredi di Melchiorre Sessa, Venezia
Tecnica di esecuzione delle tavole: calcografia
Lingua: Italiano
Collocazione: Biblioteca di Geografia, Fondo Morbiato, MORB.7
Note sul volume: a partire dal XV secolo, la diffusione del testo della Geographia di Claudio Tolomeo apre una nuova stagione culturale nella storia della cartografia. A renderla possibile è la traduzione del testo dal greco al latino ad opera di Jacopo Antonio di Scarperia nel 1406; le carte invece, ricostruite sulla base del testo greco da Massimo Planude nel 1295, conoscono una tradizione autonoma. Nel corso dell’ultimo quarto del XV secolo appaiono le prime edizioni a stampa, solo in un secondo tempo integrate dall’apparato cartografico. Tolomeo viene a configurarsi quale auctoritas per i cartografi occidentali, che trovano nel suo testo anche la soluzione ai problemi di proiezione grazie alle informazioni astronomiche, matematiche e geometriche che esso fornisce. Le informazioni di Tolomeo vengono però anche messe in discussione e corrette a seguito delle nuove scoperte prodotte dalla ricca stagione di esplorazioni in atto. Nonostante ciò, alcune inesattezze dell’astronomo alessandrino continuano ad essere tramandate per diversi secoli: ad esempio, la sovrastima longitudinale del Mar Mediterraneo da 42° a 62°, che provoca una distorsione nel disegno delle coste e che viene superata solo grazie alla fondamentale carta dell’Africa di Guillaume Delisle del 1700.

La prima edizione in italiano della Géographie di Tolomeo esce a Venezia per i tipi di Giovanni Battista Pederzano nel 1548, con traduzione di Pietro Andrea Mattiolo e carte incise da Giacomo Gastaldi. Nella prefazione “Ai lettori” dell’edizione qui analizzata, invece, Rosaccio specifica che la traduzione del primo capitolo è da attribuirsi all’umanista veneziano Girolamo Ruscelli, laddove per il resto è ripresa quella di Mattiolo. Rosaccio a propria volta interviene sui nomi riportati nelle tavole. L’edizione, dedicata a Marco Pio di Savoia, principe di Sassuolo e duca della Ginestra, contiene di fatto tre opere diverse. La prima è la vera e propria edizione tolemaica, la seconda è la Descrittione della Geografia Universale di Rosaccio stesso, in quattro libri, mentre la terza si intitola Espositioni et introdutioni universali di Girolamo Ruscelli sopra la Geografia di Claudio Tolomeo Alessandrino.


DATI GEO-CARTOGRAFICI

Scala:
Scala grafica:
Orientamento: N in alto
Dimensione: 25,5 x 18,5 cm (impronta della matrice)
Note descrittive: viene riprodotta la quarta e ultima tavola raffigurante l’Africa. Tutti e quattro i margini sono graduati a intervalli di 5’. Le zone di vegetazione sono evidenziate con il disegno di piccoli alberi. È presente, tra l’equatore e la latitudine dell’Italia Settentrionale, la partizione in sei fasce climatiche numerate lungo il margine destro.  Nelle vicinanze del bordo inferiore destro, a Sud dei Monti della Luna, è visibile la dicitura “Terra Ptolomeo Incognita”. La porzione di Africa rappresentata è ripartita nelle tre regioni principali dell’Aegyptus, della Libya e della Aethiopia interior. L’orografia è restituita con il sistema dei “mucchi di talpa” ma, a differenza di altre carte, ad essa si abbina una ricca toponomastica. Per quanto concerne l’idrografia, le sorgenti del Nilo sono individuate nei Monti della Luna. Nell’attuale Sahel, un fiume principale nasce al centro del continente dal monte Thale e scorre verso ovest con la denominazione di fiume Niger fino a un lago, posto sopra la palude Nigritis; dal lago esce con il nuovo nome di fiume Massa e raggiunge l’oceano. Le carte del volume accolgono numerose raffigurazioni di animali nei mari o all’interno dei continenti; nella carta presa in considerazione sono presenti due serpenti che si arrotolano su se stessi in modi diversi, un leone e un grifone (difficilmente visibile perché posizionato lungo la linea di unione tra le due pagine). Queste creature trovano la loro fonte nei bestiari medievali di cui si ha notizia in varie corti dell’Italia settentrionale.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Bernardinello S. (1997). Le carte dell’Africa nella Geographia di Tolomeo, lettura dal codice Marciano gr. Z. 516. Padova, La Garangola.

Casali E. (2017). Rosaccio, Giuseppe. In: Dizionario biografico degli italiani. Vol. 88. Roma: Treccani.

Cusimano G. e D’Agostino G., a cura di (1986). L’Africa ritrovata. Antiche carte geografiche dal XVI al XIX secolo. Palermo, Quaderni del “Servizio Museografico” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo.

Procaccioli P. (2017). Ruscelli, Girolamo. In: Dizionario bibliografico degli italiani. Vol. 89. Roma: Treccani.

Van Duzer C. (2012). I mostri marini nel manoscritto di Madrid della Geografia di Tolomeo (Biblioteca Nacional, MS Res. 255). Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici. 20/1-3: 113-132.


SITOGRAFIA

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b55010187t.image

https://amshistorica.unibo.it/info/186

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