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Affricae tabula nova

Titolo del volume: Cosmographey, das ist Beschreibung aller Länder, Herrschaften und fürnemesten Stetten des gantzen Erdbodens: sampt ihren Gelegenheiten, Eygenschaften, Religion, Gebräuchen, Geschichten und Handtierungen [et]c. Erstlich durch Herrn Sebastian Munster.
Data: 1614
Autore: Sebastian Münster (1488-1552)
Editore e luogo di edizione: Sebastian Henricpetri (1546-1627), Basilea
Tecnica di esecuzione delle tavole: xilografia
Lingua: tedesco
Collocazione: Biblioteca di Geografia, Fondo Morbiato MORB.5
Note sul volume: l’umanista, cosmografo e geografo Sebastian Münster, che fu anche docente di ebraico all’università di Basilea, nel 1544 pubblicò in tedesco, dopo 18 anni di lavoro, la sua Cosmographia che, rivolgendosi ad un pubblico colto ma ampio, tenta una descrizione completa del mondo conosciuto, ponendo al contempo molta attenzione sia all’evoluzione della storia umana che al dato botanico, zoologico ed etnografico. Importantissimo anche il corredo grafico, che include mappe, vedute, ritratti, ecc. Contenuto testuale e grafico furono aggiornati dall’autore fino all’edizione del 1550, che ne rappresenta il culmine. Fu tra le opere più lette e influenti del suo tempo: lo confermano le oltre 40 edizioni note fino al 1628, in almeno 4 diverse lingue (latino, francese, italiano e ceco). L’opera è suddivisa in sei libri che trattano rispettivamente la creazione del mondo e le sue divisioni (Libro I), l’Europa occidentale (Libro II), l’Europa centrale (Libro III), l’Europa orientale (Libro VI), l’Asia e le Americhe (Libro V); il Libro VI è completamente dedicato all’Africa. L’esemplare del Museo di Geografia presenta una legatura originale “alla tedesca” in pelle di porco su assi di legno, con decorazioni a cornici concentriche, a motivi floreali, a palmette e con diverse placche contenenti ritratti di storici tedeschi.


DATI GEO-CARTOGRAFICI

Scala: 1:25.000.000 ca
Scala grafica:
Orientamento: N in alto
Dimensione: 35 X 30,5 cm
Note descrittive: a sinistra, nell’Oceanus Aethiopus, un essenziale cartiglio a cornice, discretamente decorato da quattro fiori, ospita il titolo della carta: “Affricae tabula nova”. Si tratta della carta generale dell’Africa introdotta nelle edizioni della Cosmographia a partire dal 1588, che corregge e aggiorna quella in uso dal 1544 e, come varie delle carte introdotte quell’anno, deriva direttamente dal Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius. Sarà utilizzata fino al 1628. Sul lato sinistro è raffigurata una parte della costa brasiliana, con limitate indicazioni geo-cartografiche. Sono presenti numerosi toponimi riferiti a città, fiumi e laghi. Anche l’orografia, resa con la tecnica dei “mucchi di talpa”, è molto ricca e ha un prevalente valore decorativo. La maggior parte delle città sono indicate da un cerchietto bianco; solo a Cotla e Damut, immediatamente a sud dell’Equatore, è riservato il simbolo di un edificio stilizzato. Com’è tipico dell’epoca, gli oceani sono animati da mostri marini e navi. Notiamo che in questa tavola la tecnica xilografica è spinta alle sue estreme possibilità di finezza del tratto e conseguente ricchezza di dettagli, a imitare i risultati dell’incisione su rame, nel frattempo divenuta preminente nella cartografia.

Le suddivisioni regionali del continente africano sono dettagliate; per quanto riguarda l’area specifica del Sahel troviamo la Libia, il regno di Gago, quello di Melli, la Guinea, i regni di Zanfara, Amazen e Medra. L’idrografia vede il fiume principale Niger trarre origine da un lago senza nome a nord dell’Equatore, scorrere verso nord e svanire nel sottosuolo per 60 miglia nella regione di Amazen (“Hic Niger fl per 60 Mill: je sub Terram condit”); dopo essere riaffiorato a nord, nel lago Bornu, volge il suo corso ad ovest ricevendo l’acqua di numerosi affluenti e attraversando il lago Gruber; sfocia infine nella zona dell’Oceano Atlantico definito dalla carta “Mare Nort”, suddividendosi in numerosi bracci.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

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Cusimano G. e D’Agostino G., a cura di (1986). L’Africa ritrovata. Antiche carte geografiche dal XVI al XIX secolo. Palermo, Quaderni del “Servizio Museografico” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo: 62-63.

Patkus R. (2014). The Printing of the Nuremberg Chronicle: Background, Production, Legacy, in Never Before Has Your Like Been Printed: The Nuremberg Chronicle of 1493. Poughkeepsie (New York), Vassar College Library.

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