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Tabula geographico-

hydrographica motus

oceani, currentes, abyssos,

montes ignivomos

Titolo del volume: De onderaardse Wereld (Mundus Subterraneus)
Data: 1682
Autore: Athanasius Kircher (1602-1680)
Incisore: Theodor Matham (1605-1676)?
Tipografo: Joannes Janssonius van Waasberge
Editore e luogo di edizione: Joannes Janssonius van Waasberge, Amsterdam
Tecnica di esecuzione delle tavole: calcografia
Lingua: olandese
Collocazione: Biblioteca di Geografia, Fondo Morbiato, MORB.15.
Note sul volume: Athanasius Kircher, nato a Geisa, in Turingia, nel 1602, fu uno straordinario erudito e un eccellente divulgatore del sapere. La libertà di applicarsi continuativamente alle sue ricerche, che spaziarono tra filologia, scienze naturali, matematica, fisica, astronomia, musica, medicina, ecc., gli fu garantita dall’ingresso, nel 1618, nella Compagnia di Gesù, che lo sostenne economicamente e logisticamente. Dai confratelli sparsi per il mondo ricavò anche numerose notizie su paesi lontani, la cui raccolta costituisce uno dei suoi principali apporti alla geografia. Nel 1634 si trasferì a Roma, dove rimase fino alla morte; qui insegnò matematica al Collegio Romano dando vita, nel 1651, a un celebre museo che secondo le modalità della wunderkammer custodiva reperti etnografici, archeologici e naturalistici e macchine da lui stesso costruite per fini di ricerca e diletto. Il Mundus subterraneus (De onderaardse Wereld), edito per la prima volta in latino nel 1665 ad Amsterdam, è un trattato in 12 libri dedicato ai fenomeni che agiscono sotto la superficie della Terra, che per Kircher è attraversato internamenta da reticoli di cavità infuocate (o camere magnetiche) e reticoli cavi contenenti acqua, a costituire un sistema strettamente interconnesso. La sua visione del cosmo, influenzata dal neoplatonismo e dall’ermetismo, mira ad armonizzare spiegazione scientifica dei fenomeni e teleologia. Da un lato, infatti, le sue teorie sono modernamente supportate da esperimenti, come nel quinto libro, nel quale spiega il fenomeno della risalita delle acque tramite un esperimento di sua ideazione che utilizza una macchina costituita da due mantici e un recipiente pieno d’acqua. Dall’altro, Kircher interpreta questo e gli fenomeni che analizza come manifestazioni della Divina Provvidenza che rendono possibile la vita sulla Terra. Il volume è corredato da numerose tavole che illustrano i fenomeni geologici, frutto talora delle osservazioni dirette dell’autore. È il caso, ad esempio, delle tavole che raffigurano l’Etna e il Vesuvio in eruzione: Kircher assistette personalmente all’eruzione dell’Etna, oltre che dello Stromboli, nel corso del suo viaggio in Sicilia e Calabria del 1637 e 1638; nella stessa occasione discese nel cratere del Vesuvio per osservarne l’aspetto dopo l’eruzione del 1631.


DATI GEO-CARTOGRAFICI

Scala: 1:73.000.000 ca
Scala grafica:
Orientamento: N in alto
Dimensione: 54 x 30 cm
Note descrittive e divisioni regionali: si tratta di un planisfero che, come preannuncia il titolo, evidenzia in particolare le correnti oceaniche e la distribuzione di abissi e vulcani. Queste tre categorie di informazioni sono identificabili attraverso uno specifico simbolo incorporato nel titolo stesso, che assume dunque anche la funzione di legenda. I margini sono graduati a intervalli di 10°, mentre i tropici e l’equatore sono evidenziati da linee marcate. La proiezione si rifà a quella di Mercatore (1569), pur risultando più allungata lungo l’asse ovest-est. La carta è la prima della storia in cui siano delineate, sia pur ancora in forma abbozzata, le correnti oceaniche. Il continente americano, il Giappone e la Corea sono raffigurati con scarsa precisione a causa delle ancora insufficienti notizie a disposizione. È presente la Nuova Guinea. In Africa è evidenziato l’andamento dei fiumi Nilo e Senegal/Niger, insieme alla presenza di tre vulcani, dei quali due si trovano nell’area saheliana e uno lungo la costa sud-occidentale. Non sono presenti altri rilievi, né divisioni regionali o indicazioni toponomastiche, a parte i nomi dei continenti e degli oceani.
Nel secondo libro Kircher si sofferma in particolare sui Monti della Luna, al centro dell’Africa, allora ritenuti sede delle sorgenti del fiume Nilo, presentandone, all’interno di una carta del sud del continente, una sezione longitudinale: al loro interno è mostrato un grande lago sotterraneo che alimenta il corso del fiume. Oltre alla tradizione greca, fonte relativa all’Africa sono per Kircher gli scritti del missionario gesuita Pedro Pàez, che soggiornò a lungo in Etiopia all’inizio del XVII secolo.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

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Luzzini F. (2013). Il paradosso di Kircher (che paradosso non è). Acque sotterranee – Italian Journal of Groundwater. 2: 65-66.

Morello N. (2002). La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le scienze della Terra. In: Storia della Scienza, Roma, Treaccani.

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Tacchi Venturi P. e Almagià R. (1933). Kircher, Athanasius. In: Enciclopedia Italiana. Roma, Treccani.

Viglas K. (2014). Η Αναλογική Σκέψη του Αθανάσιου Κίρχερ ως Βάση Σύνδεσης του Ολισμού με τον Νεοπλατωνισμό (Athanasius Kircher’s Analogical Thought As The Basis of the Connection Between Holism and Neo-Platonism). Philosophia E-Journal of Philosophy and Culture. 8: 3-28.

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