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Carte de l’Afrique

Titolo del volume: Atlas élémentaire de la géographie contenant les quatres parties du monde, les empires, royaumes et républiques de l’Europe en vingt feuilles
Data: 1784
Autore: Louis-Charles Desnos (1725-1805)
Incisore: Pierre Bourgoin (XVIII sec.) (incisore)
Editore e luogo di edizione: Parigi
Tecnica di esecuzione delle tavole: calcografia
Lingua: francese
Collocazione: Biblioteca di Geografia, Fondo Morbiato, MORB.25
Note sul volume: Louis-Charles Desnos fu un libraio, editore, geografo e costruttore di globi e sfere francese, per vent’anni al servizio del re di Danimarca Cristiano VII (1769-1789). Fu autore di molte pubblicazioni geografiche. Pubblicò l’Atlas élémentaire de la géographie con l’approvazione e il privilegio del re Luigi XVI di Francia (1754 – 1792); le informazioni riportate derivano dalle ricerche dei membri de l’Acadèmie Royal des Sciences. Il volume si apre con una tavola introduttiva alla geografia astronomica, che raffigura al centro i meccanismi delle eclissi (solare e lunare) e le diverse posizioni dei pianeti, cui fanno da contorno i modelli cosmologici di Tolomeo (II sec.), Copernico (1475), Tycho-Brahe (1546) e Descartes (1596), con annesse descrizioni e spiegazioni; la pagina successiva presenta cinque diverse tipologie di globo con la relativa descrizione: sono la sfera armillare obliqua, il globo celeste, il globo terrestre, la sfera retta e la sfera parallela. Le 20 tavole successive sono dedicate alla rappresentazione cartografica dei vari continenti, con una presenza preponderante di carte europee.


DATI GEO-CARTOGRAFICI

Scala: 1: 24.000.000 ca
Scala grafica: Echelles, Lieues Marines de France de 20 au Degrè; Lieues communes de 25 au Degrè.
Orientamento: N in alto
Dimensione: 44,5 x 36 cm (impronta della matrice)
Note descrittive e divisioni regionali: nel cartiglio essenziale ornato da festoni in basso a sinistra, sono riportati il titolo della carta e le indicazioni di responsabilità relative all’incisore: “A Paris. Chez Bourgoin Graveur Rue de la Harpe vis-a-vis le Passage des Jacobinis à côtè du Caffè de Condè”. Il rilievo è reso mediante la tecnica dei “mucchi di talpa”. La longitudine è calcolata sul meridiano dell’Isola del Ferro. La carta presenta una ricchezza toponomastica che non si limita alle sole coste (anche le orientali particolarmente dettagliate), ma investe anche l’interno del continente, segno delle maggiori conoscenze acquisite.
Sono individuate dieci macro-regioni, evidenziate dai confine acquerellati: la“Barbarie” a nord, a sud della quale si estendono il “Sahara au Désert de Barbarie”, quindi l’“Afrique/Lybie/Pays des Nègres” e, ancora più a sud, l’“Haute Guinée”; l’“Egypte” a nord est, a sud del quale incontriamo il “Regno de Sennar ou de Nubie” e l’ “Abissinie”; l’“Ethiopie” al centro; a sud ovest dell’Equatore è “Congo/Basse Guinee”, mentre l’intera parte meridionale dell’Africa è occupata dalla vasta “Cafrerie”. Ogni regione presenta a sua volta ulteriori articolazioni territoriali. Per quel che riguarda il Sahel, ad esempio, nella regione della Lybie si trovano tra gli altri i regni di Mandinga, di Casson, di Cano, di Zanfara, del Buornou, del Ghana; nell’Haute Guinee sono il regno di Benin, di Biafara, di Juda e d’Andrè, oltre alla Costa d’ Avorio, alla Costa d’Oro e alla “Cote de Gram”; nella regione dell’Ethiopia sono presenti il regno di Medra, di Courourfa e di Mujac.

Sul piano dell’idrografia, dei grandi fiumi, oltre al Nilo è presente il Senegal, di cui una nota esplicita la sorgente: “Lac Maberia d’òu sort le Senegal”; il “Niger ou Nil des Negres”, alimentato dal fiume Gambarou che nasce dai monti del Regno d’Isa, traccia il suo caratteristico arco nei pressi di Tombut (Timbuktu) scorrendo verso est, attraversa un primo lago nel Regno di Ghana e sfocia nel Lago di Bournou, nell’omonimo regno; sfocia invece nel Golfo di Guinea l’attuale fiume Benin, indicato con il nome di “Jamor ou R. de los Camaranes”; più a sud è presente il fiume Congo; a est è tracciato il fiume Zambeze che sfocia nel canale del Mozambico. Di altri fiumi si tratteggia il corso ipotetico. Le città sono identificate da due simboli diversi: per le capitali viene utilizzata la forma di un edificio stilizzato, per le altre città un cerchietto di colore bianco.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Pommier H., Perez M.-F. e Martin De Vesvrotte S. (2002). Dictionnaire des graveurs-éditeurs et marchands d’estampes à Lyon aux XVIIe et XVIIIe siècles et catalogue des pièces éditées. Lyon: Presses Universitaires de Lyon.

Withers C.W.J. (2004). Mapping the Niger, 1798–1832: Trust, Testimony and ‘Ocular Demonstration’ in the Late Enlightenment. Imago Mundi, 56/2: 170-193.


SITOGRAFIA

https://data.bnf.fr/fr/12402252/louis-charles_desnos/

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